E STORIE
LEGGETE LE STORIE DI MALTONI & C. QUI
L'ELEGANZA ED IL BUON GUSTO
Questa storia ci ricorda che, anche se sportivo, il nostro resta un gioco che non fa mai mancare la raffinatezza, l'eleganza ed il buon gusto... (DD)


Dal “Times” del 14 marzo 1913
“ …nella cronaca cittadina di ieri, infine, citiamo il simultaneo ricovero al Pronto Soccorso di un Pari del Regno e di un luminare della medicina, entrambi sulla sessantina e di cui omettiamo il nome, causa l’inchiesta giudiziaria in corso. Pare che fra i due fosse nato un insanabile dissidio, che entrambi avevano deciso di risolvere con l’ anacronistico ed illegale metodo della singolar tenzone. Secondo le indiscrezioni, prima che avesse luogo il duello, è sorto un ulteriore diverbio, con un feroce scambio di insulti. I testimoni hanno sentito vari riferimenti alle carte da gioco, ai semi, e ai rispettivi congiunti. Senza neanche impugnare i revolver, i due contendenti sono venuti direttamente alle mani, procurandosi reciprocamente contusioni e ferite multiple, guaribili in alcuni giorni. Attualmente sono in osservazione sotto sedativi. Ci riserviamo ulteriori particolari”.

Dalle indagini esperite e’ emersa la fitta corrispondenza che di seguito integralmente si riporta:

1) Dal Dr. Henry J. Walcott Ph.D.
A Sua Grazia Lord Neville Hathaway London WS
Carissimo Duca ,
Alla luce delle piccole disavventure nelle quali siamo caduti nel corso dell’ultima nostra partecipazione al “Saturday Tournement” del Royal Bridge Club, mi permetto di proporVi, sempre che la cosa non vi sia d’incomodo, di incontrarci mezz’ora prima del prossimo turno, davanti ad un buon bicchiere di scotch, per mettere a punto la nostra strategia licitativa. Ciò allo scopo di scongiurare l’onta dell’ultimo posto, che occupiamo ormai da quattro settimane.
Esprimo, con l’occasione, i sensi della mia devota amicizia.
Vostro H. Walcott

2) Da Lord Neville Hathaway
All’illustre professor Henry Walcott London
Mio caro ed illustre amico,
mi pare sensata, come sempre, la Vostra proposta, che sarò lieto di accogliere. Vorrei anzi sottoporre alla Vostra benevola attenzione l’opportunità di anticipare il nostro meeting, onde avere il tempo richiamare alla mia e Vostra attenzione alcuni principi relativi al gioco della carta, che certamente potrebbero esserci utili nell’evitare errori ricorrenti.
Con vivissima stima ed amicizia
Vostro Neville Hathaway

3) Da Walcott
A Hathaway
Carissimo,
non ho nessuna difficoltà ad aderire al Vostro suggerimento, prezioso come tutti i consigli che provengono da Voi. In realtà, mi ero ripromesso di dedicare la nostra attenzione alle dichiarazioni, in quanto ho notato la tendenza, da parte Vostra, a licitare pali sfortunatamente sguarniti di onori, il che purtroppo concede ai nostri avversari l’opportunità di realizzare inopinate (e numerose) prese nel colore di atout da noi prescelto. Sono certo che ciò corrisponde ad una Vostra precisa strategia che però, nel vivo del gioco, mi risulta difficile cogliere in tutta la sua sottigliezza. Mi sarà senz’altro utile conoscerla in anticipo, onde poterVi assecondare al meglio.
Vostro Henry Walcott

4) Da H.
A W.
Caro Signore,
immagino che vi riferiate all’increscioso incidente del contratto di 4 cuori, che abbiamo giocato con tutti gli onori in quel seme in mano al colonnello Atkinsons, nostro avversario. Sono desolato per l’errore, ma ho notato che nella circostanza Voi – forse per spirito cavalleresco - non avete approfittato dell’opportunità offertaci dalla risata incontenibile del vecchio militare, che avrebbe potuto metterVi in guardia e farci cambiare dichiarazione.
La mia proposta, invece, traeva origine – se mi è consentito rammentare un altro incidente di percorso - dalla mano in cui avremmo facilmente potuto realizzare il contratto di Tre Senza Atout. Indubbiamente dovete esserVi distratto a causa di qualche rumore in sala, altrimenti sono sicuro che non avreste spontaneamente giocato l’Asso secco di picche, pur sapendo che alla Vostra destra l’avversario aveva altre cinque carte nel colore, capitanate dagli onori residui.
Vostro J. Hathaway

5) Da W.
Ad H.
Milord,
per la verità di Vostri errori avrei potuto citarne altri. Senza volerVi recare offesa, non è raro il caso in cui Voi , quando il sottoscritto dichiara contre, dopo la licita dell’avversario, passiate, per poi costringerci a contare le numerose surlevée incassate dal nemico. Devo tuttavia modificare la mia proposta: non credo che un incontro di mezz’ora possa risolvere il nostro problema. Credo invece che sia opportuno inviarVi una piccola nota bibliografica recante l’indicazione di alcuni testi elementari, che spero avrete la compiacenza di consultare con la dovuta attenzione.
H.Walcott

6) Da H.
A W.
Signore,
la proposta del meeting può essere tranquillamente accantonata, anche perché, a quanto leggo, la circostanza mi risulterebbe piuttosto sgradevole. Purtroppo, il Codice d’onore del Club impedisce di abbandonare il campo, o di cambiare partner, e ci costringerà a condividere anche in futuro le sorti che già destano ilarità in tutti i consoci. Mi rammarica il fatto che Voi insistiate su episodi dei quali, a mia volta, potrei fornire un elenco interminabile. A partire dalla Vostra incomprensibile abitudine di omettere la preventiva eliminazione delle atout, elemento sul quale non posso che rammentarVi il vecchio detto riguardante il Tamigi.
Quanto a testi da consultare, cercherò perVoi, nella mia biblioteca, un manuale di buona educazione.
Lord Hathaway

7) Da W.
A H.
Hathaway,
consentitemi la franchezza, il mio è solo un parere medico: una nuotata nel Tamigi non potrebbe che schiarirVi le idee. L’unica mia preoccupazione è che il Vostro tuffo rischi di rispecchiare laVostra situazione bridgistica: in altre parole, immagino che non sappiate neppure nuotare. Altrettanto opportuno sarebbe astenerVi, prima del torneo, dall’ eccedere nella assunzione di whisky, che reputo eccessiva, e comunque tale da annebbiare ulteriormente la vostra già confusa visione del gioco. L’unica consolazione è che in lieve stato di ebbrezza, la Vostra personalità mediocre e inconsistente emerge in tutta la sua evidenza, rendendo chiaro al pubblico chi è il vero responsabile dei ridicoli punteggi puntualmente registrati
Walcott

8) Da H.
A W.
Walcott,
ho sempre pensato che Voi siate une essere spregevole, odioso, ed immorale. Vi detesto come mai uomo abbia detestato altro uomo. Il Vostro livello intellettuale è pari a quello di uno scimpanzè che abbia subito un trauma alla nascita. Mi risulta incomprensibile come la migliore scuola di medicina dell’Impero abbia potuto affidarVi una cattedra prestigiosa, mettendo a repentaglio la vita dei pazienti. Sono sicuro che nel Vostro reparto anche un’unghia incarnita è causa di decesso.
Non devono essere così infondate le voci, peraltro diffuse, secondo cui l’incarico Vi è stato attribuito in quanto Vostra moglie si è più volte concessa al Preside dell’Istituto. Ma compiango la Signora avendo sposato un simile individuo: non sarà possibile fargliene una colpa
H.

9) Da W.
Ad H.
Razza di idiota, arrogante e presuntuoso,
vedo che la Vostra abissale e risaputa ignoranza si estende all’andamento della facoltà medica. Vi sfugge, infatti, che molte delle nostre terapie hanno successo. In particolare, abbiamo avuto ottimi risultati curando casi ripetuti di sifilide e gonorrea, diagnosticati ad ignari malcapitati che risultavano aver goduto delle grazie di Vostra sorella, attratti dalla modicità della spesa.
Vi informo, inoltre, che il reparto di psichiatria Vi attende ansiosamente : l’interesse scientifico per il Vostro caso disperato sarà enorme. Per quanto io Vi affiderei , più correttamente, ad un veterinario.
Non credo, tuttavia, che dopo l’ormai inevitabile appuntamento all’alba Vi saranno d’aiuto le cure mediche.
Riceverete infatti la visita dei miei padrini. Vi comunico, però, che costoro insisteranno perché il duello si svolga alla pistola: il ricorso alla spada è escluso, perché non sopporterei la vicinanza della Vostra maleodorante e stomachevole persona.
W.

[The end]
Non conoscevamo Guido Ferraro, io e l'indimenticato Piergiovanni, quando nel lontano 1987 giocava 6SA nei maestosi saloni del Casinò di Venezia.
Lui attaccò sotto Asso di picche ed io, come il maestro Filippo Filippi ci aveva insegnato, inserii il fante dalla figura di Re-Fante-nove, prese la donna e poi l'Asso. Chiamai subito l'arbitro, spiegai che il mio avversario aveva attaccato sotto Asso e che non poteva farlo.
Ortensi guardò Ferraro e scoppiò una risata che rimbombò per tutto il palazzo.
Tornammo a casa. Io e Piergio chiedemmo di cambiare l'insegnante e di voler continuare il corso con l'avvocato Anelli nel garage del "Coronado".
L'ingegnere, l'avvocato ed il farmacista scoppiarono anche loro in una risata che rimbombò fino a Venezia. Poi mi spiegarono chi era Guido Ferraro.
Continuammo il corso con il grande Filippo, anche lui vittima più volte di Guido.
Ricordai non più di trenta giorni fa a Guido ed altri arbitri a Salso, in occasione dell'aggiornamento annuale, questo aneddoto e sono sono felice di averlo visto l'ultima volta con la stessa risata che si fece a Venezia nell'87.
Secondo Tamagnini.
La finale del Campionato Europeo Open di Ostenda ha visto la squadra italiana Breno cadere di 8 IMPS. Seguendo la diretta di BBO, ci è giunta questa immagina di Benito Garozzo, 86 anni (click per ingrandire), sotto lo sguardo ammirato dell'operatore del Vugraph, mentre studia come mandare down gli avversari che hanno aperto in barrage a 4 picche. E' un'istantanea da conservare nella memoria: quella carta appoggiata sul tavolo pronta a scendere in campo, "le braccia al sen conserte" e l'immaginario roteare delle impareggiabili ruote della sua mente.
Il pallottoliere,
il pompelmo e
la moglie tedesca
riflessioni di Alvaro Parri [click]
Un maiale in Autogrill e...
una lezione di Bridge

di Daniele Donati  
[click]
NEI TORNEI
E' VIETATO
FUMARE
Anche il Bridge segue le leggi della politica... (Riccione 2012)
Forse
chi ha scritto questa vignetta
pensava alla politica,
ma una nostra allieva del 1° anno
ha pensato  la stessa cosa
un giorno che ha licitato
con un po' d'incoscenza
un contratto di 7SA

Bridge Stats
APP per Android.

Nel Bridge, la scelta di una valida strategia di gioco dipende spesso dalla corretta valutazione delle carte in mano all'avversario.
Questa valutazione viene effettuata cercando di utilizzare al meglio tutte le informazioni disponibili: licita, carte giocate, etc..., ma un punto di partenza essenziale è la conoscenza delle probabilità a priori delle possibili distribuzioni.
Il programma 'Bridge Stats' esamina tutte le possibili distribuzioni delle carte mancanti di un seme (resti) tra le due mani degli avversari e ne calcola le probabilità. 'Bridge Stats' fornisce:
  • la probabilità di ogni singola distribuzione
  • le probabilità raggruppate per numero di carte
  • le probabilità raggruppate per punteggio, usando HCP oppure ZHP o BP
A cura di Marco Sillano

"Solo valutando tutto esattamente si può vincere, con cattive valutazioni si perde. Quanto esigue sono le probabilità di vittoria di chi non fa alcun calcolo! Coi principi che ho elencato, io valuto la situazioni: il risultato, allora si definisce da solo."
Sun Tzu, L’arte della guerra.