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mail e messaggi (23 maggio) Non ho saputo se non ieri della malattia di Diego. Non ci sono proprio parole...solo lo spazio per un grande abbraccio. Luca Frola, Gare Figb Un pensiero da tutti i bridgisti di Rastignano che l'hanno conosciuto e che hanno combattuto con lui al tavolo verde, un commosso abbraccio alla famiglia. Il presidente Silvio Bansi, Rastignano Bridge Arrivederci Diego. Per sempre con noi. Barbara Montanari, sito Bridge Rimini Associazione rimini bridge si associa al dolore della famiglia, la compagna Francesca ,Matteo e Luca e parenti tutti. Michela Orlandi, sito Bridge Rimini Che brutta notizia era il mio idolo. Massimo Muccioli Siamo estremamente costernati di quanto è accaduto. Pur non conoscendolo personalmente, ma solo tramite i racconti sulle sue gesta bridgistiche, ci associamo al dolore di tutti voi che siete stati i più cari amici suoi e della sua famiglia. Mario e Laura Giunchi. (24 maggio) Gli amici dell'ASd Bridge Bologna si uniscono a voi nel dolore per la scomparsa di Diego. Ci sono momenti di gioia nel bridge, altri di dolore, e questo purtroppo è uno di quei momenti, occorre reagire pur portando in noi il ricordo delle persone scomparse. Un caro saluto,.ASd Bridge Bologna (25 maggio) Conoscevo solo di vista Francesca e ieri non mi sono sentito di porgerle le mie condoglianze di persona, ma alla prossima occasione le dirò che grande persona era Diego, e posso testimoniarlo che nei nostri confronti (gli allievi di bridge) è sempre stato disponibile e gentile. Alberto Giorgi. Bridge d'Italia online click Messaggi di partecipazione da Silvia Valentini, Chiara Giavoli, Patrizia Corsi, Erensto Grieco, Carolina Maggioli, Angelo Torroni, Rosaria Stefanizzi, Daniele Corazzi, Laura Belloni, Daniela Lampredi. | |
Salsomaggiore 2009. Campionato Allievi. Attesa dei risultati finali. Il maestro osserva il monitor per vedere i risultati dei suoi ragazzi. L'allievo, che ancora non sa dare un esito a quell'ingorgo di percentuali, cerca nei suoi occhi e nel suo volto un segno. Non si impara niente nella vita, se non c'è qualcuno da guardare. - - - Ieri mattina, sul mio cellulare, è giunto un messaggio; scarno, ma terribilmente drammatico: "Diego ci ha lasciati". Un colpo terribile per la mia mente ed il mio cuore. Diego, non potrai più giocare con me, con Francesca, con Secondo, Silvano, Federico, Giancarlo, Raffaele, Anna, Giovanna, Massimo e con tutti gli altri che, accomunati dalla stessa passione, hanno avuto la fortuna di conoscerti, di apprezzarti e di ritenerti loro mentore e maestro. Ti conoscevo solo da pochi anni, eppure con te si era stabilito un rapporto di vera amicizia e di reciproca stima. Diego, so che soprattutto mancherai alla tua Francesca, ma mancherai anche a noi tutti. Noi che siamo stati uniti a te da un’unica passione: il Bridge. Addio Diego. Arnaldo Mandolesi, 24 maggio 2012 | Caro
Diego, abbiamo vissuto tanti bei momenti attorno al tavolo verde, dai
tempi di
Anelli, Cavallari, Lillo, Nano, fino ad oggi. Sono tanti gli anni che
ci
conosciamo che non ricordo quanti siano, ma di una cosa sono certo: in
tutti
questi anni non abbiamo mai avuto il benché minimo screzio, non ci
siamo mai
mancati di rispetto e questo significa: stima, controllo e correttezza. Di
te mi sono sempre rimasti impressi due episodi: 1)
Torneo di Natale dell'anno vattelapesca, mi pare a Forlì, tantissime le
coppie
presenti, arriviamo al tuo tavolo, il contratto finale è giocato dalla
tua
consorte, che giovane di bridge, commette alcuni errori evidenti; a
fine mano
segni il risultato per te nefasto e tranquillissimamente le spieghi
come
avrebbe dovuto giocare. Pensai: un altro se la sarebbe mangiata. 2)
Torneo dell'Arengo di Rimini, causa problemi al programma del computer
la
classifica tarda ad arrivare, risolto un problema pare ne nasca un
altro,
Treossi si danna per risolverli, ma pare inutile, si fanno le 2,00 poi
le 3,00,
i bridgisti sono in fermento e si lamentano ma tu sali sul palco e
grazie al
tuo self control, con la massima calma li relazioni sulla situazione,
ti scusi
e con il tuo modo di fare li tranquillizzi. Altri, sicuramente
avrebbero
denotato nervosismo e paura, tu sei rimasto fedele a te stesso anche in
quel
difficile momento, complimenti. Siamo rimasti tutti fin quasi le 4,00
per la
premiazione e le lamentele si erano dissolte. Non
so quanto tu abbia fatto per al bridge riminese in tanti anni di
presidenza, ma
di una cosa sono certo: solo la tua presenza, calma e riflessiva, deve
aver
dato tanto agli amici riminesi. Verrà un giorno nel quale ci ritroveremo tutti insieme per continuare a divertirci con il più bel gioco del mondo, mi raccomando, tienimi un posto al tuo tavolo, giocare con te sarà ancora e sempre un piacere. Gianfranco Maltoni Ciao
Diego, ti saluto dedicandoti questo sonetto di Giovanni Pascoli,
intitolato
come il gioco che più amiamo: IL
PONTE
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